A Bettu Adesso corro perché prima bevevo troppo. Non nel senso che prima bevevo troppo e allora adesso corro per redimermi o riabilitarmi. Il senso è: il motivo per cui adesso corro è lo stesso per cui prima bevevo troppo. Al trentottesimo chilometro di una maratona, o al settimo bicchiere di whisky, si è soli … Leggi tutto Preghiera del podista laico
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Ma non c’è altro
Oreste è un podista felice: da qualche settimana può di nuovo correre lungo i suoi amati percorsi. Che bella, la prima domenica di via libera: c’era il sole tiepido di certe mattine di maggio e i suoi amici runner erano tutti lì a fare su e giù per il lungomare; forse un po’ imbolsiti, dal … Leggi tutto Ma non c’è altro
Podisti, limiti
L’uomo, terrorizzato dalla morte, adotta da sempre gli stratagemmi che può: inventa, antropomorfizza e prega la divinità; nega il mistero del mondo o cerca di ridurlo a oggetto di conoscenza; si affanna a soddisfare in ogni gesto quello che Stig Dagerman chiamava il nostro bisogno di consolazione. Ricordo che nei primi anni Novanta del Novecento … Leggi tutto Podisti, limiti
Cosa avrei dato
Dopo quella curva Enrico è morto. Era la nostra quarta maratona, che come le altre avevamo preparato assieme. A ogni allenamento e gara, ormai da cinque anni, ci si stupiva dei passi quasi identici: perciò era così bello correre con lui. Non avevamo mai raggiunto quel picco di forma. Ci eravamo giurati che se uno … Leggi tutto Cosa avrei dato
La prossima
Entro per ultimo, mi siedo in fondo a destra e conto quanti siamo. Undici. Undici, escluso l’autista, sulle tre file di un caracollante pulmino da nove, che riparte e piano piano supera gli altri, decine, centinaia, tutti, tutti tranne noi undici più (immagino) qualcun altro raccolto altrove lungo il percorso da ulteriori caracollanti pulmini da … Leggi tutto La prossima