Mentre ero lì al bancone che bevevo una birra alla spina pensando a quanto mi faccia schifo sentir dire “dieci cappa”

Overlook Hotel

Mentre ero lì al bancone che bevevo una birra alla spina pensando a quanto mi faccia schifo sentir dire “dieci cappa”, “trenta cappa”, “centoventicinque cappa”, o leggere “10 k”, “30 k”, “125 k” anziché “diecimila euro”, “trentamila euro”, “centoventicinquemila euro”, ed è lampante che chi eufemizza così lo fa perché sa perfettamente di stare parlando o scrivendo di un prodotto o un servizio che non vale nemmeno un quinto della cifra sparata, ma eufemizzando sembra tutto un gioco, il gioco di quelli che si ritagliano gli slot per fare le call, va beh (va bene un cazzo), mentre ero lì che pensavo e sorseggiavo, il mio interlocutore di ritorno dal bagno – un fior di interlocutore, intelligente autoironico facondo – prima di riattaccare da dove si era interrotto ha preso una pausa e ha guardato il vuoto tra i miei piedi e i suoi, e in quella pausa che sarà durata non so, due secondi, gli ho visto addosso tutto lo sgomento dell’essere vivi, e ho smesso di pensare a quelli dei dieci cappa e mi sono messo a pensare a quanto è bello mostrarsi nudi nel nostro essere presi in questa cosa più grande di noi, altro che competenze, sorrisini, aneddoti, doppi sensi pruriginosi, e quanto è bello farlo così, senza esibire niente, senza gravare su nessuno, ma solo facendolo intravedere, lo sgomento dell’essere vivi, oh il bene che gli ho voluto in quei due secondi, se fossi più coraggioso gli avrei detto: ma no, ma resta pure a fissare per tutto il tempo che devi fissare, lo so che è difficilissimo, se vuoi fisso anche io e se vuoi piangere piango con te, ma dopo quei due secondi il mio interlocutore ha risollevato lo sguardo e ha ripreso a dire, intelligente autoironico facondo, e io ho ascoltato e ribattuto e sorseggiato, ma mi sono tanto mancati quei due secondi che non sono tornati più, ci siamo attenuti al protocollo, siamo rimasti a distanza di sicurezza l’uno dall’altro, forse si è davvero vicini solo nello sgomento dell’essere vivi, e chissà se anche quelli dei dieci cappa, durante una delle loro videocall per convincere che quel prodotto o servizio assurdo valga davvero dieci cappa, chissà se anche loro ogni tanto hanno due secondi in cui smettono di fare i coglioni e vengono inghiottiti dall’indicibile, e magari l’altro tizio collegato, sempre che la connessione Internet sia decente, d’accordo, gli intravede lo sgomento dell’essere vivi e fa un pensiero simile a quello che ho fatto io sul mio interlocutore intelligente autoironico facondo, e se così fosse, e perché non dovrebbe essere così, significa che salvo, com’è che direbbero quelli dei dieci cappa?, salvo degli slot di due secondi ogni tanto, ciascuno, né più né meno, passa la vita a difendersi come può, e semplicemente ci affezioniamo a chi si difende a modo nostro.

 

(pubblicato su Facebook il 28 marzo 2022)

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