Venerdì do la prima ripetizione a un giovanotto tenerissimo.
A un certo punto, mentre sono lì a spiegargli “La pioggia nel pineto”, il giovanotto tenerissimo mi guarda negli occhi, abbassa lo sguardo, mi guarda negli occhi. E fa: – Posso chiederti una cosa?
– Certo.
– Ma tu, hai scritto molti libri?
– No. Non molti. Ma non è importante scriverne molti.
– E sei molto famoso?
– No. Ma non è importante essere molto famoso.
– E il premio Nobel: lo vincerai mai, il premio Nobel?
– Non credo proprio, che vincerò mai il premio Nobel. Ma…
– Eh, ora non è importante nemmeno il premio Nobel!
(“su i freschi pensieri/ che l’anima schiude/ novella,/ su la favola bella/ che ieri/ m’illuse, che oggi t’illude”)
(pubblicato su Facebook il 14 febbraio 2014)